Visualizzazioni totali

mercoledì 12 maggio 2010

Artigiani e commercianti, contributi fermi nel 2010



Scadenza 17 maggio 2010

Primo appuntamento Inps del 2010 per artigiani e commercianti. Entro il giorno 17 va versata la prima rata del contributo minimo.
Anche quest’anno contributi previdenziali bloccati per artigiani e commercianti.
L’Inps ha confermato che le aliquote sono rimaste ferme al 20% del reddito imponibile per cui pagheranno qualcosa in più (19 euro ) per effetto dell’aggiornamento del minimale soltanto coloro che non hanno redditi superiori a 14.334 euro .

Ma vediamo nei dettagli , a pochi giorni dalla scadenza della prima rata del 2010, quali sono le cifre effettivamente da pagare e le modalità di versamento.

BASE IMPONIBILE
Il contributo per la pensione si calcola applicando l’aliquota contributiva in vigore al totale dei redditi di impresa da denunciare ai fini IRPEF per l’anno in corso.
Ma poiché nessuno è in grado di sapere in anticipo quale sarà il reddito prodotto, il problema si risolve ricorrendo, come per le imposte dirette, a una base imponibile provvisoria data dal reddito dell'anno precedente.
I versamenti da effettuare alle varie scadenze sono quindi degli acconti basati sul reddito del 2009, ai quali seguirà un conguaglio nel giugno del 2011, quando si conoscerà il reddito effettivamente conseguito nel 2010.
I contributi previdenziali sono dovuti da tutti coloro che lavorano abitualmente nell'impresa.
E’ il caso di ricordare che per i soci di S.r.l la base imponibile è costituita dalla quota di partecipazione agli utili, prescindendo da eventuali accantonamenti a riserva o dalla loro effettiva distribuzione.

CONTRIBUTO MINIMO
Sul reddito imponibile il prelievo è pari al 20%, fermo restando che sarà dovuto comunque un contributo minimo .
Questo si ricava applicando le aliquote in vigore (20% per gli artigiani e 20,09% per i commercianti) a un minimale di reddito fissato in 14.334 euro nel 2010. I commercianti verseranno qualcosa in più (0,09%)per il finanziamento dell’assegno mensile erogato ai piccoli esercenti che cessano dall’attività prima del compimento dell’età pensionabile .
Di conseguenza il contributo minimo da versare nel 2010,comprensivo di una quota di 7,44 euro per la maternità, è di 2.874,24euro per gli artigiani e di 2.887,14 per i commercianti .
Tali importi sono ridotti rispettivamente a 2.444,22 e 2.457,12 per i collaboratori familiari fino a 21 anni, perché fino al mese del compimento dell’età beneficiano di una riduzione di tre punti dell’aliquota contributiva.
Per i periodi di attività inferiori all’anno ,i contributi sono rapportati a mese per cui gli importi minimi sono rispettivamente per di 239,52 euro per gli artigiani e di 240,60 o per i commercianti, ridotti a 203,69 e 204,76 per i rispettivi collaboratori sotto i 21 anni.

Il contributo minimo è dovuto da tutti gli iscritti anche se realizzano redditi inferiori al minimale .
Fanno eccezione gli affittacamere e gli agenti di assicurazione inquadrati nel contratto collettivo di categoria come produttori del 3°e 4° gruppo , ai quali è consentito versare il contributo sul reddito effettivamente conseguito.

OLTRE IL MINIMALE

Sulla quota di reddito eccedente il minimale di 14.334,00 euro, artigiani e commercianti devono versare rispettivamente un contributo del 20 e del 20,09%. L'aliquota sale ancora di un punto in percentuale sulla quota di reddito che supera il tetto di retribuzione pensionabile (42.364 euro nel 2010) .

Considerando anche questa maggiorazione , quest’anno avremo la seguente situazione:

---> fascia di reddito tra 14.334 e 42.364,00 euro: il contributo è del 20% per gli artigiani e del 20,09 % per i commercianti .

---> fascia di reddito tra 42.364,01e 70.607,00: il contributo è del 21 %per gli artigiani e del 21,09% per i commercianti.

DOPPIO MASSIMALE
L’importo di 70.607 euro costituisce il massimale imponibile, che si ricava maggiorando di 2/3 il tetto pensionabile di 42.364 euro.
Sulle quote di reddito eccedenti il massimale, non si versano pertanto contributi e non si maturano quote di pensione. E’ il caso di ricordare che il massimale è più alto ( 92.147 euro nel 2010) per gli artigiani e i commercianti ,che si sono iscritti all’Inps dopo il 31 dicembre 1995 e che in futuro avranno una pensione calcolata con il metodo contributivo. Non più agganciata quindi al valore dei redditi degli ultimi anni di attività ma alla massa dei versamenti effettuati nell’arco di tutta la vita lavorativa.

SCONTO PER I PENSIONATI
I pensionati che al compimento del 65° anno di età continuano a lavorare possono beneficare di uno sconto del 50% sui contributi da versare.
La riduzione non è automatica in quanto viene applicata solo se l’interessato presenta all’Inps un ‘apposita richiesta .
In questo caso alla cessazione dell’attività lavorativa il pensionato avrà diritto ad un supplemento che verrà calcolato ovviamente sulla base del contributo ridotto .

COME SI VERSA
Da quando è entrato a regime il sistema di pagamento unificato con il modello F24 ,il contributo minimo si versa in quattro rate trimestrali, che per l’anno 2010 scadono rispettivamente il 17 maggio (il giorno 16 cade di domenica) , il 16 agosto (prorogato di norma di qualche giorno con decreto ministeriale ), il 16 novembre e il 16 febbraio del 2011.
Mentre i contributi dovuti sulla quota eccedente il minimale, relativi al saldo del 2009, al primo e al secondo acconto del 2010, vanno versati entro i termini previsti per il pagamento dell’IRPEF .
Le aliquote sono ridotte di tre punti per i collaboratori familiari fino a 21 anni
tratto da www.ipsoa.it di Sergio D'Onofrio

Nessun commento:

Posta un commento