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giovedì 1 aprile 2010

Via libera alla fusione tra Bcc di Bientina e Credito Valdinievole



È arrivato l’ok di Bankitalia. Nasce un istituto con 2mila soci

BIENTINA. La Banca d’Italia ha detto sì. Saranno “celebrate” le nozze tra Credito Valdinievole e Banca di credito cooperativo di Bientina. L’ok è arrivato dall’organo di vigilanza sugli istituti di credito, anche se per rendere operativa la fusione per incorporazione ci sarà da aspettare la formalità delle rispettive assemblee dei soci, cui spetterà l’ultima parola. Le voci che si rincorrevano dalla fine del 2008 sul salvataggio di Bientina da parte del Credito Valdinievole hanno avuto un approdo concreto.
Le opportunità. Con la fusione per Bientina cessa il commissariamento disposto dalla Banca d’Italia nel marzo 2009, mentre per l’istituto montecatinese si apre l’opportunità di presentarsi in forze nel territorio pisano e della Valdera. Un’espansione naturale verso un’area dove non sono presenti altre banche di credito cooperativo. Un accordo non scritto tra gli istituti della federazione sconsiglia lo sconfinamento su mercati già presidiati da banche locali. E nel Pistoiese il Credito Valdinievole avrebbe trovato la presenza di altre realtà consolidate. Quindi, meglio guardare altrove su obiettivi messi bene in vista dagli organi di controllo.
I numeri di Bientina. Gli ultimi dati disponibili descrivono un istituto con oltre 1.800 soci, un capitale sociale di 4,9 milioni di euro e un patrimonio netto di 21,7 milioni di euro. A questi numeri vanno aggiunti sei sportelli (Bientina, Montecalvoli, Altopascio, Pontedera, a Cascine di Buti solo bancomat, Navacchio, Montacchiello e Montecarlo dove c’è lo sportello della tesoreria comunale) e una settantina di dipendenti. Ad indurre la Banca d’Italia a commissariare la banca, il secondo nella sua storia, fu soprattutto l’aumento dei crediti in sofferenza che a fine 2007 rispetto all’anno precedente erano cresciuti del 5,70%, passando da 6,9 milioni di euro a 7,3 milioni, rappresentando il 3,83% dei crediti verso la clientela, contro il 4,57% del precedente esercizio. Rischi vennero valutati anche sotto l’aspetto di sostanziose perdite di patrimonio. A metà febbraio del 2009 erano usciti allo scoperto, con esposti e denunce alla magistratura, circa 200 dei 1.800 soci per sottolineare la situazione di gravi sofferenze ed esposizioni per milioni di euro, e invocare chiarezza nei rapporti tra la banca e alcune società che facevano riferimento all’ex presidente del Pisa calcio, Leonardo Covarelli.
E quelli della Valdinievole. Conti in salute quelli del Credito Valdinievole. E con un bilancio del genere la fusione con i vicini di casa di Bientina è sembrato un passaggio più che sollecitato da federazione e Bankitalia. La raccolta è passata dai 310,379 milioni del 2007 ai 335,334 milioni del 2008 (+ 8,04%) e gli impieghi dai 258,664 milioni del 2007 ai 291,358 del 2008 (+ 12,64%). L’incidenza delle sofferenze nette sugli impieghi è allo 0,21% rispetto allo 0,46% dell’anno precedente. Il portafoglio di proprietà ammonta a 69,415 milioni. Il patrimonio di bilancio, comprensivo dell’utile destinato a riserve, passa da 43,674 a 46,569 milioni con un incremento del 6,6%. L’utile di esercizio ammonta ad oltre 3 milioni. Il matrimonio s’ha da fare.
Tratto da Il Tirreno del 01/04/2010

18 commenti:

  1. Invece di dare il suo ok alla fusione la Banca d'Italia dovrebbe chiedersi perchè ha lasciato che le cose arrivassero al punto dove sono arrivate.Anche i sassi sapevano come andavano le cose alla Bientina!Una piccola malignità: la Banca d'Italia e la Federazione avevano solo interesse a che la Banca prima andasse male proprio per arrivare dopo alla fusione!!!

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  2. Proprio furbi davvero! Primasi pubblicano notizie che danno per scontata la fusione con Valdinievole (ma siamo proprio sicuri che non ci fossero altri Istituti,magari non legati alla federazione Toscana o altre soluzioni)poi l'assemblea si fa di venerdì (meno gente viene e meglio è!)Insomma tutto si fa per ricondurre all' ovile una pecorella che troppo si era allontanata da Firenze. I soci che sono i veri arbitri della questione teniamoli all'oscuro di tante cose! E il Sindaco che dice ?Povera Bientina espropiata di una Istituzione senza troppi riguardi!

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  3. Cattiva amministrazione, carenza di controlli da parte degli organi competenti, hanno portato la situazione dove è arrivata. Poi due commissariamenti nel breve volgere di decennio, neanche le peggiori banche del sud. Sicuramente per Bientina è una sconfitta storica. Non darei in questo caso colpe alle Istituzioni, ma le cercherei all'interno dell'Istituto.

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  4. Non vorrei dire troppo ma interno ed esterno non esistono più da tempo.Le banche non sono castelli!Il dialogo continuo (informatico, cartaceo ed umano) tra controllori e controllanti avrebbe permesso nel caso della bientina (insisto!!!) di prevenire e percepire per tempo il nascere di anomalie gestionali pericolose.Diciamola proprio tutta:i dipendenti sapevano e chi parlava veniva isolato o peggio, i sindacati sapevano e venivano osteggiati in ogni modo,soci e clienti 'di peso' sapevano e alcuni si sono allontanati per tempo..come potevano non sapere banca d' italia e federazione! Volevano (e ora l'hanno) raccogliere la mela matura!!!per mettersekla nel cestino!

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  5. Ritengo comunque gli organi amministrativi interni e di controllo e responsabili principali della mala gestione.

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  6. Ultimo tentativo di chiarimento: diciamo la stessa cosa...ma la mala gestione poteva e doveva essere fermata dopo i primi centomila, duecentomila, un milione di euro o quando ?. Si doveva proprio fare saltare il banco ? Quindi principali responsabilità all' interno ma molti hanno girato la testa fino al momento opportuno...per loro (non per la Banca) e se anchge questa non è responsabilità...

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  7. C'era un consiglio di amministrazione che deliberava e un Collegio sindacale che controllava, da li dovevano alzarsi i gridi di dolore.

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  8. Il direttore, uno e trino, aveva espropriato di fatto le funzioni del Cda e del Collegio (non sta a me dire come anche se probabilmente ne sono a conoscenza)quindi in itinere (verso il disastro) la banca non poteva che essere muta (solo qualche flebile voce di dipendenti non allineati o di ex consiglieri ogni tanto si levava ma inascoltata da soci - per inesperienza - o da altre istituzioni - per interesse?-)Comunque sia basta parlare del passato, ma il mio interlocutore misterioso è sicuro che solo la tanta sbandierata, salutare fusione con la lontana Valdinievole possa risolvere al meglio(per dipendenti, soci e città) la vicenda? Mi sembra che il medico voglia operare un pò troppo velocemente.....

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  9. Non credo che la fusione porti vantaggi alla zona di Bientina, anzi sono convinto del contrario. Quanto al personale dopo un iniziale quieto vivere dovranno anch'essi portare la croce.

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  10. Concordo pienamente!Forse si poteva procedere altrimenti e faccio un solo esempio: cedere (qualcosa si doveva cedere) Altopascio alla Valdinievole,ragionare con la Fornacette (avrebbe ragionato, avrebbe ragionato) più interessata allo stesso territorio in vista di future alleanze con la Cascina per la creazione (nel tempo) di quel polo del credito della provincia di Pisa di cui si parlava anche anni or sono. Buonaserata e grazie per lo scambio di idee...Ci vediamo all'assemblea?

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  11. Per quanto mi riguarda niente assemblea, in quanto il commissario, mi ha privato dello status di socio in quanto non intrattenevo rapporti commerciali con la banca.

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  12. Proprio un commissario! Spero abbia fatto lo stesso con tutti quelli che avevano il tuo status.
    Detto tra noi anche per me niente assemblea ma sarò fuori della porta ad assistere in silenzio alla fine di coloro che mi hanno creato non pochi problemi spacciandosi per i banchieri dell' anno!!!!Vendetta mai ma un giusto giudizio mi sembra il minimo.Buonagiornata

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  13. banchieri dell'anno solo perchè prestano soldi a imprenditori non meritevoli e mettevano a bilancio interessi che mai avrebbero riscosso.

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  14. A questo punto non possiamo non concludere la nostra chiaccherata con la domanda da un milione:ma i tre moschettieri erano solo degli incapaci (circondati da stretti collaboratori ancora più inetti)che sono caduti nella rete di diabolici clienti oppure erano commensali seduti a mense generose? Per rispetto a soci, dipendenti e cittadinanza mi auguro che chi di dovere accerti la verità fino in fondo (indipendentemente da multe e multarelle già comminate)ed eroghi sanzioni (pene?) adeguate. Purtroppo mi risulta che siano già iniziate le grandi manovre per insabbiare tutto...staremo a vedere se ce la faranno!

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  15. Propendo per entrambe le soluzioni con peso specifico equivalente.

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  16. E così è finita, con molta infamia e niente gloria, la storia della Banca di Bientina. Auguro ai dipendenti di non risentirne troppo (tranne qualcuno correo che spero abbia il fatto suo),auguro ai 4 consiglieri bientinesi del nuovo cda di stufarsi presto di fare le comparse (il solo gettone non può consolare più di tanto),auguro ai responsabili la sorte che meritano (non hanno distrutto solo patrimonio in euro ma patrimonio di immagine e di valori locali importanti.Bene, quindi, buon lavoro a tutti e...buon 1°maggio.

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  17. certo quel LOGO apposto come insegna sulla facciata, ha un significato equivoco. Sembra una mano alzata a mo' di saluto romano o anche un ALT della polizia, invito quindi a non entrare !!!!...S'incomincia bene.....

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