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lunedì 3 agosto 2009

Banche: ABI, siglato accordo sul credito a favore delle Pmi



Alla presenza del Ministro Giulio Tremonti firmato a Milano l’Avviso comune tra ABI e le altre associazioni dell’Osservatorio banche-imprese sulla sospensione del pagamento della quota capitale delle rate di mutuo

È stato firmato oggi a Milano l’Avviso comune tra l’ABI e le altre rappresentanze
dell’Osservatorio permanente sui rapporti banche-imprese, con cui si condividono alcuni impegni a favore delle Pmi che a causa della crisi registrano difficoltà finanziarie temporanee. In particolare: una sospensione del pagamento della quota capitale delle rate di mutuo vantate dalle banche nei confronti delle Pmi e misure volte al miglioramento della patrimonializzazione delle imprese.
L’Avviso comune individua nello specifico i seguenti interventi:
- operazioni di sospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale delle rate di mutuo;
- operazioni di sospensione per 12 mesi ovvero per 6 mesi del pagamento della quota capitale
implicita nei canoni di operazioni di leasing rispettivamente “immobiliare” ovvero “mobiliare”;
- operazioni di allungamento a 270 giorni delle scadenze del credito a breve termine per sostenere
le esigenze di cassa, con riferimento alle operazioni di anticipazione su crediti certi e esigibili;
- un contributo al rafforzamento patrimoniale delle imprese di piccole e medie dimensioni,
prevedendo un apposito finanziamento o altre forme di intervento per chi realizza processi dirafforzamento patrimoniale.
L’Avviso prevede in particolare che:
- sono ammissibili alla richiesta di sospensiva del pagamento le rate, per la parte di quota capitale, dei finanziamenti bancari a medio e lungo termine (mutui) e le operazioni delle operazioni di leasing finanziario in essere alla data della firma dell’Avviso. Le rate devono essere in scadenza o già scadute (non pagate o pagate solo parzialmente) da non più di 180 giorni alla data di presentazione della domanda;
- possono effettuare la domanda di sospensione le imprese che alla data del 30 settembre 2008 avevano esclusivamente posizioni classificate dalla banca “in bonis” e che al momento della presentazione della domanda per l’attivazione della sospensione o dell’allungamentodell’anticipazione su crediti non hanno posizioni classificate come “ristrutturate” o “in sofferenza” ovvero procedure esecutive in corso;
- per le imprese che alla data della presentazione della domanda sono ancora classificate “in bonis” e che non hanno ritardati pagamenti, la richiesta si intende ammessa dalla banca che ha aderito all’Avviso, salvo esplicito e motivato rifiuto;
- la sospensione della quota capitale delle rate determina la traslazione del piano di ammortamento per periodo analogo. Gli interessi sul capitale sospeso sono corrisposti alle scadenze originarie.
- le domande potranno essere presentate fino al 30 giugno 2010. L’Avviso ha validità per le operazioni che presentano caratteristiche pari a quelle descritte o migliorative per il cliente della banca.
L’accordo non comporta l’applicazione di ulteriori costi per le imprese, fatti salvi gli interessi calcolati sulla base del contratto originario, né la richiesta di garanzie aggiuntive.
ABI si è detta particolarmente soddisfatta per il raggiungimento di un’intesa che va ad aggiungersi a tutte le altre realizzate negli ultimi mesi con imprese e istituzioni e che serviranno ad affrontare e superare questo difficile periodo. L’ABI ha confermato la piena disponibilità del sistema bancario a collaborare nella difficile sfida della ripresa, in un contesto in cui la recessione lascia
prevedere pesanti effetti sugli andamenti economici del settore. L’ABI ha auspicato, altresì, un intervento di miglioramento strutturale della tassazione a carico delle banche per ridurre lo svantaggio competitivo rispetto ai principali concorrenti europei non appena ciò sarà possibile.
Milano, 3 agosto 2009
Comunicato stampa dell'Abi associazione bancaria italiana

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